Seguiamo Pedro in un viaggio in Brasile attraverso un libro di narrativa per ragazzi di scuola media per esplorare e indagare su un mistero molto strano.
Dal pluripremiato autore brasiliano Flávio Carneiro.
Dopo aver parlato con Marina, andando verso casa mia, dicevo a me stesso: tu ora sei come un detective. Come un detective di 14 anni che sta cercando di capire cosa è successo a sua madre, se è morta o è ancora viva.
Ma andiamo con ordine e scopriamo prima chi ha scritto questo romanzo di narrativa per ragazzi, da dove viene l’autore e dove è ambientato il libro.
Flávio Carneiro vive in Brasile a Teresópolis
In Brasile nasce Flávio Carneiro autore di diversi libri per bambini e ragazzi tra cui Odio le bugie ed è proprio Pedro, protagonista del romanzo, a farci scoprire la traversata caratteristica di Rio de Janeiro che parte dalla città dell’autore, ossia Petrópolis, fino ad arrivare a Teresópolis: un percorso mozzafiato per chi ama il trekking, l’arrampicata su roccia e l’alpinismo!
Ben 42 km di sentieri escursionistici, cascate come la Véu da Noiva (“Velo da Sposa”), piscine naturali, prati e giardini curati! Il periodo migliore per raggiungere questi luoghi che permettono fantastiche vedute di ambienti naturali e di godersi una gita in tenda è sicuramente nei mesi più asciutti da Maggio a Ottobre.
Brasile: Parco Nazionale Serra dos Órgãos
Il nostro giovane detective ci fa immergere nelle meraviglie del Parco Nazionale Serra dos Órgãos, il quale prende il nome dalle vette montuose che ricordano le canne di un organo e, soprattutto, si distinguono per le caratteristiche peculiari della loro forma.
Oltre ai picchi montuosi, Pedro si sofferma sulle pietre dalle forme caratteristiche:
- la Pedra do Queijo, in italiano Pietra del Formaggio poiché ricorda la forma del formaggio queijo minais e rappresenta un punto strategico per tutti gli escursionisti,
- più avanti la Pedra Do Sino (2263 m.), la Campana di Pietra, di cui capiremo l’etimologia,
- la Pedra do Garrafão, la Pedra do Açu,
- ma anche monti caratteristici come O Dedo de Deus, riconosciuto come il Dito di Dio (1651 m.) il quale ci accoglie nella Serra.
Il miglior periodo per fare la traversata Petrópolis-Teresópolis è tra maggio e agosto perché piove meno. Ma fa molto freddo. Ci vuole una buona preparazione fisica e bisogna farsi accompagnare da una guida o andare con un gruppo di esperti.
[…]
Il primo giorno è il più stancante, perchè devi salire dal quartiere Bonfim, a Petr polis, fino ad arrivare ai castelli di Acù e il terreno è molto in pendenza. È bello fermarsi alla Pedra do Queijo. L’unico problema è che tutti pensano di fare la stessa cosa e quindi una mandria di turisti si riunisce là a scattare foto su foto. E io odio le foto, te l’ho detto.
Il secondo giorno è il più complicato, come percorso. Se è brutto tempo non ci si gode il paesaggio. Deve fare bel tempo per avere una buona panoramica generale e bisogna tenere sempre la bussola a portata di mano. Il secondo giorno si può avvistare la Pedra do Sino (che si chiamava originariamente Pedra do Cimo ma il il nome cambiato perchè da noi si pronuncia uguale).
In questo tratto del percorso si pu intravedere anche la Pedra do Garrafao. Dopo un paio d’ore almeno di camminata si vede l’immensa Pedra do Acù. Poi si scende per un pendio e si arriva alla Vale das Antas, dove, volendo, ci si può accampare. Oppure si può continuare ancora per un po’ e si pianta la tenda alla Clareira do Quatro.
Ma se uno crede ai fantasmi può essere un problema, perchè là dicono che la radura sia infestata (si dice che ci si nasconde un cavallo fantasma, la notte galoppa e nitrisce senza mai fermarsi!).
Romanzi nel romanzo
Odio le bugie è molto più di un libro di narrativa per ragazzi. È un romanzo nel romanzo, perchè racconta in realtà una storia che si costruisce su altre storie: ci sono diverse voci che generano intertestualità.
Pedro riporta continui riferimenti ad altri libri di narrativa, ma anche a film come Intelligenza Artificiale (2001) di Spielberg, proprio a partire dal momento in cui decide di iniziare la sua investigazione, lasciandosi ispirare dalla mamma, professoressa di letteratura e appassionata di libri.
Pedro dice di somigliare a Ingemar, il piccolo protagonista del film La mia vita a quattro zampe (1985), dal quale impara l’importanza del confronto e al quindicenne Cristopher, il protagonista del romanzo Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (2003) che, come lui, non sopporta le bugie e, ispiratosi al famoso Sherlock Holmes, indaga sulla morte di Wellington, cagnolino a cui era molto affezionato.
Un libro di narrativa per viaggiare
La lettura di Odio le Bugie è un viaggio nello spazio, attraverso i dintorni della vecchia capitale brasiliana Rio de Janeiro (ora è Brasilia), ma anche nelle diverse dimensioni di vite parallele vissute attraverso la narrativa scritta e filmata. Allargare gli orizzonti, fare collegamenti, e scoprire quanto la nostra vita quotidiana possa essere solo una piccola parte dell’intero mondo a nostra disposizione è un’esperienza in grado di arricchire le menti dei ragazzi e degli adulti stessi.
È importante capire perchè certe cose sono quello che sono. Insomma, capire perché accadono in un modo e non in un altro.
Buona lettura!
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.