Capelli ricci scarmigliati, due grandi occhi curiosi, trasparenti, vivaci e un carisma tipico di chi ha trovato la felicità e la tranquillità dentro di sé e non ha nessuna intenzione di lasciarle andar via. Monica Fava: 39 anni, donna, mamma, moglie, coach, imprenditrice, appassionata divoratrice di libri è anche la fondatrice della casa editrice improntata sulla crescita personale Errekappa Edizioni di Carpi; un luogo raccolto, accogliente, rilassante da cui traspaiono l’attenzione, la passione e la cultura tipici di chi la gestisce, una vera casa dei libri immersa nel verde, nata da un sogno.
Monica, conoscendo la tua esuberanza, chiederti come mai da manager affermata nell’ambito dell’abbigliamento hai scelto di aprire anche una casa editrice mi sembra banale, quindi ti chiedo: come hai capito che era arrivato il momento di realizzare il tuo sogno nel cassetto?
È stato un po’ per caso e un po’ per volontà, avevo voglia di entrare nel mondo dell’editoria anche se non ne conoscevo quasi nulla, avevo voglia di fare qualcosa di mio, non potevo permettermi di lasciare il mio impiego e quindi l’unica attività che mi è venuta in mente è stata la gestione di una piccola casa editrice da seguire nel tempo libero, mi ero ripromessa di dedicare almeno cinque ore a settimana a studiare la situazione e valutare proposte, ma dopo due ore avevo trovato ciò che faceva per me e la settimana successiva ho preso gli accordi e meno di tre mesi dopo eravamo dal notaio a firmare l’atto. Da quel momento ho potuto finalmente dedicarmi a costruire qualcosa che mi permettesse di promuovere valori e cultura.
Ci racconti l’emozione del primo libro stampato arrivato tra le tue mani?
Il primo libro ha avuto una gestazione un po’ rocambolesca, infatti lo abbiamo impaginato e fatto stampare durante il terremoto in Emilia, lavoravamo con un vecchio portatile nel giardino di casa sotto al tendone… un giorno ti racconterò la storia. Quando è arrivata la sensazione di essere riusciti, nonostante l’inesperienza, a creare un libro, acquisendo i diritti all’estero, trovando un traduttore, studiando tutta la burocrazia e i tecnicismi necessari è stata veramente fantastica, ero al settimo cielo. Il giorno dopo ci siamo detti: bene ora dobbiamo farli arrivare nelle case dei lettori… e li è iniziata la parte più impegnativa e difficile del nostro mestiere, la distribuzione.
Come ci si sente dopo 3 anni di attività, 11 libri pubblicati e varie partecipazioni a Fiere del libro e della Microeditoria, sapendo di aver realizzato il proprio sogno con le proprie gambe?
È una bella soddisfazione, finalmente ho capito un po’ come funziona questo mondo, anche se mi mancano dei pezzi e posso permettermi di fare dei progetti a medio lungo termine con una certa tranquillità. La parte più bella di questo lavoro è la possibilità di incontrare tante persone interessanti che hanno molto da dire e da dare e l’emozione più grossa è quella di aiutare gli scrittori a chiarirsi le idee sul loro progetto, riflettere maggiormente sulla loro opera e portare a compimento il loro “bambino”. A volte questo implica anche portare l’autore a decidere di riscrivere completamente il libro che pensava quasi finito. È capitato così con Simona Ronchiadin per il suo Fai pace con il cervello. La mia penna rossa sulla sua bozza la prima volta è stata uno shock, vissuto quasi come una violenza, ma dopo un anno di lavoro e di collaborazione, il risultato ha soddisfatto entrambe e a quanto pare sta soddisfacendo anche i lettori.
Le fiere sono i miei momenti preferiti, perché ho la possibilità di incontrare i lettori personalmente e vedere il loro “comportamento d’acquisto”, le loro preferenze, ciò da cui vengono attirati e i pensieri che alcuni titoli o copertine suscitano a prima vista.
Il fatto di aver realizzato questo sogno è qualcosa che mi fa piacere, ma non posso dire di averlo fatto solo con le mie gambe, perché senza il lavoro e la dedizione di altre persone che hanno creduto nel progetto e che hanno collaborato gratuitamente o quasi tutto ciò non sarebbe stato possibile, se non a fronte di un investimento economico molto più ingente e difficilmente sostenibile.
Quanto ha contato per te il supporto della tua famiglia?
Mio marito è a tutti gli effetti la parte grafica della casa editrice e senza le sue notti insonni trascorse ad impaginare i libri, non avrei mai potuto raggiungere questo risultato. Mio figlio è il critico, è a lui che leggo i racconti e le favole che voglio pubblicare, è a lui che mostro i disegni ed è a lui che presento gli autori per un feedback disinteressato, ingenuo ma molto acuto. Senza poi la pazienza dei miei genitori che si ritrovano il mio magazzino sparso in ogni anfratto libero di casa avrei senz’altro avuto un po’ di problemi logistici in più da risolvere.
Donna, mamma, moglie, manager, coach Tre Principi, direttrice e fondatrice di una casa editrice in espansione. Come riesci a combinare tutto, mantenendo sempre la calma e il sorriso che ti contraddistinguono?
Con la passione e la flessibilità. Ci sono priorità e ci sono contrattempi, essere in grado di cambiare programma in base alla vita e aver imparato a fluire con la vita senza forzarla mi ha veramente dato una marcia in più rispetto a prima. Fare la dura e la super-determinata a distruggere le pietre che ostacolavano il mio cammino era veramente faticoso e quando ho scoperto, grazie ai Tre Principi e ad Alessandro Saramin, che avrei potuto volare su di esse e da quella nuova prospettiva trovare molte più soluzioni creative ho iniziato a divertirmi nell’affrontare tutte le questioni che mi si presentavano; alcune le ho risolte, altre le ho utilizzate altre ancora mi hanno fatto modificare un po’ il percorso e tutt’ora è così.
Durate la tua carriera hai avuto momenti di sconforto? Come ti sei ripresa?
Da quando ho lasciato il mio lavoro da dipendente e mi sono dedicata a progetti personali completamente da sola ci sono state diverse battute di arresto dovute prevalentemente alla situazione economica mondiale. Non posso dire che ho avuto momenti di sconforto, li chiamerei piuttosto di nebbia. Mi spiego meglio: quando un progetto che stava andando bene si è improvvisamente bloccato per la situazione di mercato io mi sono ritrovata come un’auto di notte nella nebbia, non sapevo dove andare e tutto ciò che ho fatto è stare ferma o muovermi solo nello spazio illuminato che vedevo chiaramente. Poco a poco, e in certi casi molto lentamente, la nebbia si è diradata e solo a quel punto ho ripreso la strada a volte continuando e a volte decidendo di cambiare strada. Ciò che ho invece continuato a fare sempre è curare la mia formazione, ricercare, studiare, leggere, frequentare corsi ed è in questo modo che ho aumentato le mie possibilità di scelta ogni volta che mi trovo ad un bivio.
Errekappa Edizioni parla ai suoi lettori di crescita personale. I primi libri pubblicati erano specializzati in PNL, poi man mano ti sei rivolta ad un nuovo approccio, i Tre Principi, divenendo l’unica casa editrice italiana a divulgare questa rivoluzionaria visione della vita. Ci parli di questa trasformazione, spiegandoci in breve cosa siano i Principi?
Tre Principi è il nome internazionale che si è arrivati a dare a questa comprensione del modo in cui si crea l’esperienza umana. Ho spostato la mia attenzione su questo approccio perché lo sento molto più affine a me e soprattutto ne ho riconosciuto nella pratica la potenza nel migliorare veramente e profondamente per sempre la vita delle persone. Approcci e tecniche ce ne sono tantissime e tutte funzionano se si è predisposti, ma questa comprensione dei Tre Principi che sono alla base dell’esperienza umana, va oltre, questa comprensione mira a farci vedere ciò che è e a mostrarci come naturalmente in certi momenti ognuno di noi è in grado di connettersi con la saggezza innata più profonda. Sapere tutto ciò fa si che naturalmente chi prima o chi dopo trovi il proprio modo per crescere, migliorare, affrontare l’esperienza della vita godendosela indipendentemente dalle circostanze.
Prossimi programmi/obiettivi?
Stiamo già lavorando su due nuovi libri della collana Tre Principi uno scritto da un’autrice e formatrice Italiana ed uno tradotto dall’inglese rivolto al mondo del Business e della motivazione. Per quanto riguarda i più piccoli è in arrivo un’amica davvero speciale che tra natura, buoni sentimenti, viaggi, scoperte e lingue straniere siamo certi potrà aiutare i nostri cuccioli a crescere ed imparare divertendosi un mondo.
Per ora non voglio svelare di più… avremo altre occasioni per parlare più dettagliatamente di ognuno di loro.
Giulia Rossi
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