Il Signor Q: una storia di figure geometriche e diversità.
La geometria del Signor Q
Il Signor Q è un tipo molto quadrato: sempre serio, pacato, tranquillo, giudizioso e diffidente. Nella sua vita tutto deve avere una forma quadrata, una precisa direzione e una logica.
In questo libro il Signor Q ci farà entrare nel suo mondo pieno di quadrati e razionalità, ma siamo davvero sicuri che sotto sotto il Signor Q non nasconda qualcosa? Si tratta quindi di un piacevole ripasso della geometria giocosa, figure geometriche accompagnate da alcune espressioni in latino raccontate in modo semplice e simpatico. Non solo, è anche un viaggio dentro se stessi, alla scoperta delle proprie passioni.
Il Signor Q e i triangoli
Una delle caratteristiche del Signor Q, è la forte diffidenza che lui prova verso i triangoli: troppo spigolosi, inaffidabili e subdoli. Più volte qualcuno aveva cercato di spiegargli invano che non tutti i triangoli sono uguali a livello caratteriale. Le figure geometriche sono tante e molto diverse tra loro: ci sono triangoli buoni e triangoli cattivi, alcuni magari sono irascibili e nervosi, mentre altri sono triangoli timidi e solitari.
Spesso anche nella nostra quotidianità, le persone tendono a generalizzare giudicando un intero gruppo o una specifica categoria di persone. Vengono attribuite caratteristiche negative a tutti i membri del gruppo, senza porre l’attenzione sui singoli individui. Questa tendenza a generalizzare può essere dannosa e ingiusta.
È fondamentale comprendere che ognuno di noi è un individuo unico, con la propria mente, il proprio modo di agire e di comportarsi. Generalizzare significa trascurare la diversità delle esperienze, delle opinioni e delle personalità che caratterizzano ogni individuo. Non possiamo permetterci di mettere tutti nella stessa categoria, privandoli della loro individualità e giudicando sulla base di stereotipi preconfezionati.
Il Signor Q detesta davvero i cerchi?
Il Signor Q però, provava una certa diffidenza anche per altre figure geometriche: i cerchi. Nonostante la diffidenza verso di loro, il Signor Q aveva dentro di sé una grande passione per il Circo.
Questo libro è un invito a guardare dentro noi stessi. Un invito a comprendere che al di là del modo in cui ci percepiamo o ci percepiscono gli altri, noi siamo molto di più. Possiamo essere tante cose, a seconda del contesto e della situazione in cui ci troviamo. Quindi è bene uscire dagli schemi così da non percepire se stessi e gli altri in un solo modo. É importante tener conto delle proprie potenzialità, coltivando le passioni che più ci interessano.
La diversità come una fonte di ispirazione
La diversità viene spesso vista con una certa diffidenza, come qualcosa di ostile, minaccioso. Oggi più che mai viviamo in una società sempre articolata e ricca di sfumature. La diversità, quindi, deve essere vista come un’opportunità per scoprire cose nuove e aprirsi a nuovi mondi.
Ciò che è diverso può rivelarsi un’importante risorsa per arricchire le nostre conoscenze, il nostro animo. Una fonte di ispirazione, verso cui possiamo provare una sorta di ammirazione. Un’ammirazione che anche il Signor Q prova, senza ammetterlo, verso i cerchi che danno la forma al suo amato circo.
Il libro è stato scritto dall’autrice Isabella Christina Felline e illustrato da Antonio La Malfa.
Alla domanda “Perché realizzare libri e disegni per bambini?” durante il Salone del libro di Torino dove è avvenuta la presentazione del libro, hanno risposto:
“Scrivere libri per bambini permette di recuperare e aprire mondi diversi, permette di crescere insieme ai bambini”
“Creare illustrazioni per bambini mi aiuta a ricontattare il mio bambino interiore; penso che ognuno di noi debba avere un contatto con la propria infanzia e io lo faccio attraverso il disegno”
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