Che cos’è la pedagogia danese Hygge?

Il libro “La domenica di Tommy” è un fantastico albo illustrato ispirato alla pedagogia danese che si allaccia al significato di Hygge, abbracciare cioè il senso dello stare bene insieme.

Scritto da Maddalena Po’ e illustrato da Margherita Morellini, questo albo illustrato fresco, divertente e adatto a bambini dai 3 ai 7 anni è uscito in libreria in questi giorni.

Abbiamo rivolto alcune domande a Maddalena e Margherita, per scoprire qualcosa in più riguardo al libro.

1. Maddalena, raccontaci un po’ che cos’è il fantastico mondo Hygge della pedagogia danese.

La caratteristica del modello pedagogico danese è quella di abbracciare il senso dello stare bene insieme, da cui deriva il termine HYGGE, si tratta di imparare a condividere vari momenti caratteristici della crescita di un bambino nel rispetto di alcune linee guida.

2. Quali sono i vantaggi di questo modello pedagogico?

La pedagogia danese è di ispirazione internazionale per famiglie e scuole che, spinte dal desiderio di allontanarsi dai ritmi frenetici e consumistici delle nostre società, cercano nei piccoli gesti quotidiani strategie per rendere i propri figli autonomi e felici.

Penso che affrontare questo concetto così ampio utilizzando parole e illustrazioni a misura di bambino sia l’aspetto innovativo di questo libro. Non c’è bisogno di libri complessi, di grandi manuali per essere genitori ed educatori positivi, al contrario penso che sedersi a terra con i bambini e “studiare” insieme a loro facendoci contaminare  dalle loro osservazioni possa essere molto più costruttivo.

Da mamma e da educatrice amante degli albi illustrati mi sono proprio accorta che le letture, affrontate insieme ai bambini, accendono luci e domande che noi adulti da soli non ci porremmo.

3. Cosa speri che accada ai bambini che leggeranno questo libro insieme ai genitori, alle maestre o ai fratelli più grandi?

Penso che i bambini, incuriositi dalle fantastiche illustrazioni di Margherita e supportati dalle domande che compaiono nel libro, possano essere portatori attivi della loro felicità, alimentando curiosità e fantasia.

4. E ora veniamo a te, Margherita, qual è la parte del libro che ti piace di più?

Sicuramente la parte in cui si sottolinea l’importanza di lasciar libero un bambino di esprimere la propria creatività ovviamente, e di parlare dei sentimenti e delle emozioni belle e brutte. La sensibilità è un’arma potentissima per me, ma va saputa gestire.

5. Come mai hai scelto questo stile di illustrazioni per questo libro, è stato difficile?

Mi piaceva provare a mischiare diversi pennelli a seconda degli elementi da illustrare, rendendo più vibrante l’illustrazione digitale. Non è stato per niente difficile, il messaggio e l’obiettivo pedagogico di Maddalena erano chiari ed è stato per me spontaneo tradurlo in immagini.

6. Maddalena, qual’è la tua illustrazione preferita?

La mia illustrazione preferita è quella di Tommy che, vestito da aviatore, affronta avventure fantastiche. Mi ha da subito emozionata e Margherita, con questa illustrazione, ha colto l’essenza delle mie parole: stimolare la creatività dei nostri bambini, lasciarli liberi di pensare, immaginare e essere quello che credono. 

7. Maddalena e Margherita, avete qualcos’altro che bolle in pentola?

Pensiamo e speriamo proprio che questo sia solo un piccolo trampolino di lancio.

Questo format di albo che “a misura di bambino” genera domande e curiosità anche nell’adulto che legge mi entusiasma e, la fortuna di avere una grande amica come supporto illustrativo non può che essere un incrocio perfetto per ripetere la cosa. Solo chi lo prova può capire l’importanza dell’empatia che si crea tra chi scrive e chi illustra…

Questo libro è nato per gioco ma le energie e le emozioni che si sono create fin dalle prime bozze, e vedere come l’intesa fosse perfetta e innata, non può che motivarci ad andare avanti. 

Spero davvero che chi leggerà questo libro potrà provare le nostre stesse emozioni.

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