I cambiamenti in momenti storici come questi sono alla base della sopravvivenza, ma spesso dimentichiamo che sono proprio i bambini i potenziali nostri maestri in questo momento. Abbiamo chiesto alla nostra autrice e insegnante come affrontano i cambiamenti i bambini e questa è la sua splendida testimonianza, scritta in tempi non sospetti, prima che la pandemia avesse il sopravvento sulla nostra quotidianità.
“Quando uno insegna, due imparano”
È un detto che risuona spesso nell’animo di Daniela Tomasini, insegnante di scuola materna che ha da poco pubblicato un bellissimo racconto per bambini e ragazzi a cui Ilaria Malavasi ha dato forma e colore. E quando un racconto invita a riflettere, a cambiare prospettiva, ad aprirsi verso nuovi modi di interpretare la vita, ma soprattutto a prendersi cura degli altri e ad aiutarli a realizzare i propri sogni, le occasioni di condividerlo non mancano. Ed è così che Daniela ha trovato sotto l’albero di Natale un regalo inaspettato: un invito dagli insegnanti di una scuola primaria a parlare del suo libro Cambiamenti a un pubblico decisamente recettivo.
Cambiamenti: Daniela, raccontaci com’è andata!
“Non mi sarei mai aspettata di ricevere un invito così gradito. Incontrare bambini dagli 8 ai 10 anni e sentirli così interessati alle tematiche affrontate nel mio libro, è stato a dir poco emozionante. Ci siamo ritrovati a parlare di parole, di scrittura, di letture, di idee, di emozioni. Mi hanno posto mille domande su come nasce un libro, su come si formano le idee.”
E che effetto ha provocato in te questo loro coinvolgimento?
“È stato un modo per rileggere dentro di me ciò che mi ha spinto a scrivere questa storia.”
Qual è stata la chiave di ri-lettura di Cambiamenti emersa dal confronto con i bambini?
“Avevo voglia di raccontare cosa significa per me insegnare, cosa imparo nell’incontro quotidiano con i bambini. Risuona dentro me il detto che quando uno insegna, due imparano; proprio questo ho vissuto e ho la fortuna di vivere ogni giorno nel il mio lavoro.”
Parlaci della tua idea del lavoro di insegnante, di come credi sia giusto porsi nei confronti dei propri alunni
“Credo fermamente nella figura dell’adulto che accompagna il bambino lungo il suo cammino di costante cambiamento ed evoluzione. In particolare sono dell’idea che non debba sostituirsi a lui ma che sia giusto lasciargli lo spazio per commettere errori e per vivere le proprie esperienze. I bambini sanno affrontare i cambiamenti sin dalla nascita.
L’adulto ha il compito difficilissimo di smuovere e preparare il terreno affinché il seme che già c’è dentro ad ogni bambino possa crescere seguendo la propria strada.
Immagino un adulto che sorregge, che incoraggia a fare sempre del proprio meglio e che renda il mondo un posto migliore ascoltando la voce del cuore.”
Quindi è questa la formula attraverso la quale insegnando, si impara anche ad affrontare i cambiamenti.
“Credo nell’incontro con l’altro e che l’incontro stesso sia uno stimolo più o meno volontario ad una trasformazione. Dal confronto con chi è diverso si esce inaspettatamente cambiati e si scoprono cose di noi che spesso non credevamo possibili e che non avremmo potuto immaginare.”
Immagino sia stato difficile lasciarli. I ragazzi sono davvero coinvolgenti quando a loro volta si sentono compresi e invitati a parlare di sé. Come si è concluso il vostro incontro?
“Il pomeriggio si è concluso con un laboratorio di pittura condivisa per lasciare che ognuno di loro desse una libera interpretazione al racconto “Cambiamenti“. Armati di pennelli, abbiamo sperimentato cosa significa tracciare il proprio segno con il proprio colore, mettersi nei panni degli altri, farsi spazio per esprimere se stessi senza invadere lo spazio dell’altro”.
Una bellissima prova di cosa significhi la libertà di espressione! Immagino ti sarai portata a casa un po’ dei frutti tangibili del vostro lavoro.
“Oh sì. Sono stati molto generosi con me. Di quel pomeriggio mi rimangono tra le mani i foglietti con le parole che la lettura del libro ha suscitato nei bambini. Parole come gentilezza, emozione, diversità, amicizia, gioia.”
So che è una domanda difficile ma credi di potermi dire cosa pensa di te la gente che ti conosce bene? Come insegnante, come persona.
“Qualcuno mi dice che sono una persona idealista. Ma come si fa a non credere che un altro mo(n)do sia possibile?!”
Non ci resta che scoprire ciò che Daniela Tomasini ha voluto dire, immergendoci nella lettura di Cambiamenti e lasciandoci portare in questo delizioso mondo di Rotolanti e Puntelli magistralmente illustrati da Ilaria Malavasi.
Buona lettura!
Elisa Cattini