Imparare a leggere: come invogliare i bambini alla lettura

Imparare a leggere è un’avventura entusiasmante per ogni bambino, ma affinché sia positiva, è importante stimolarli nel modo giusto. La lettura dovrebbe essere vista come un’attività divertente e gratificante, ma le prime letture sono spesso noiose. Di frequente i bambini considerano la lettura come qualcosa di troppo difficile e faticoso e leggono solo quando vengono obbligati.

In questo articolo esploreremo alcune strategie efficaci per invogliare i bambini alla lettura. Analizzeremo il ruolo degli albi illustrati e delle prime letture e risponderemo alle domande più comuni dei genitori.

Inoltre, parleremo del libro Troppo difficile! di Manuela Morara, una storia perfetta per aiutare i più piccoli a mettersi in gioco e ad avere fiducia nelle proprie capacità.

Perché leggere?

Prima di tutto capiamo perché è importante per i bambini imparare a leggere e perché è importante che amino leggere.

La lettura ha tanti benefici che abbiamo approfondito anche i un nostro precedente articolo sulla lettura ad alta voce.

Leggere amplia le nostre possibilità di scelta.

Imparare a leggere ci insegna a pensare e più parole leggiamo, più ne impariamo. Più parole impariamo più il nostro pensiero si espande.

Anche le nostre idee sono sempre più dettagliate, precise e grandi e le nostre capacità di azione aumentano enormemente.

Qual è il metodo migliore per imparare a leggere?

Non esiste un metodo universale che funzioni per tutti, ma ci sono diverse strategie che possono rendere l’apprendimento più semplice:

Metodo fonemico: una lettera alla volta

Questo approccio insegna ai bambini a scomporre ogni parola nei suoi fonemi distinti e a ricombinarli per leggerla correttamente. Ad esempio, una parola semplice come mela viene analizzata nei suoi singoli suoni – /m/ – /e/ – /l/ – /a/ – che poi vengono uniti per formare il termine completo.

Questo metodo aiuta i bambini a comprendere la struttura delle parole, facilitando sia la lettura che la scrittura. È efficace per apprendere attraverso il sistema sillabico, partendo dalle combinazioni di suoni più semplici come ma, me, mi, mo, mu. Grazie alla sua gradualità, il metodo fonemico permette di affrontare i testi in modo sempre più fluido. Aiuta i bambini a costruire una solida base per imparare a leggere testi sempre più complessi.

Metodo globale: imparare a leggere osservando

Il metodo globale si concentra sul riconoscimento visivo delle parole nel loro insieme, senza scomporle in lettere o suoni. I bambini imparano a leggere attraverso la memorizzazione delle parole, spesso abbinate a immagini o contesti specifici. Per esempio, se si mostra un cartellino con la parola cane accanto all’illustrazione di un cane, il bambino la assocerà direttamente al suo significato, senza doverla decifrare lettera per lettera.

Questo approccio è indicato per chi ha una forte memoria visiva e per chi tende ad apprendere attraverso l’osservazione. Inoltre, il metodo globale si sposa bene con l’uso degli albi illustrati, in cui le immagini svolgono un ruolo fondamentale nel facilitare la comprensione e la memorizzazione delle parole.

Non esiste un metodo migliore dell’altro. Spesso la strategia più efficace è un mix tra il metodo fonemico e quello globale. Mentre il primo aiuta i bambini a decifrare nuove parole, il secondo favorisce una lettura più fluida e naturale.

Lettura condivisa: imparare a leggere insieme

Oltre ai precedenti metodi strutturati, un altro strumento per aiutare i bambini a imparare a leggere è la lettura condivisa. Leggere insieme a un adulto permette ai piccoli di ascoltare la corretta pronuncia delle parole, osservare il testo e partecipare attivamente al racconto, imparando in modo spontaneo e divertente.

Lettura condivisa: un albo illustrato mostruosamente perfetto

La lettura condivisa ha molti vantaggi. Innanzitutto, trasforma la lettura in un momento affettivo e piacevole, associandola a emozioni positive. Inoltre, aiuta i bambini a familiarizzare con il ritmo e la struttura del linguaggio scritto, arricchendo il loro vocabolario e migliorando la comprensione del testo.

Nel libro La grande enciclopedia dei mostri sono state inserite brevi descrizioni in stampato maiuscolo seguite da racconti e descrizioni più estese. Questa scelta favorisce la lettura condivisa in modo naturale su un tema divertente.

Per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, è utile leggere con espressione, interpretando i personaggi e variando il tono di voce. Anche fare domande sulla storia e stimolare la curiosità del bambino può essere un ottimo modo per aiutarlo a entrare nel mondo della lettura con entusiasmo.

Per i primi approcci alla lettura, è importante scegliere testi adatti all’età del bambino, come quelli della categoria prime letture. Questi libri presentano frasi semplici e ben strutturate, spesso accompagnate da illustrazioni che facilitano la comprensione del racconto. 

Indipendentemente dal metodo utilizzato, la chiave è rendere la lettura un’esperienza positiva e priva di pressioni.

Quanto ci mette un bambino a imparare a leggere?

Ogni bambino ha i suoi tempi. In genere, l’apprendimento della lettura inizia tra i 5 e i 7 anni, ma il percorso varia in base all’interesse, all’ambiente e al metodo usato. Alcuni bambini imparano velocemente, mentre altri necessitano di più tempo.

Ciò che conta è creare un contesto stimolante e sereno che renda la lettura un piacere anziché un dovere e quindi non forzarli.

Come stimolare a leggere?

Stimolare l’amore per la lettura nei bambini significa creare abitudini positive. Ecco alcune strategie efficaci:

1. Creare un rituale quotidiano di lettura

Leggere ogni giorno, anche solo per pochi minuti, aiuta a consolidare l’abitudine. La classica favola della buonanotte è un ottimo esempio: oltre a essere un momento rilassante, rende la lettura un’attività familiare e piacevole.

2. Creare un ambiente che invogli alla lettura

L’organizzazione della casa può influenzare le abitudini dei bambini.

  • Disporre i libri in modo visibile e accessibile: se i libri sono a portata di mano, è più probabile che i bambini li scelgano spontaneamente. Le librerie montessoriane, ad esempio, sono pensate proprio per questo.
  • Limitare le distrazioni digitali: se la casa è piena di schermi, ma povera di libri, i bambini difficilmente sceglieranno la lettura come passatempo.

3. Essere un modello di lettura

I bambini tendono a imitare gli adulti. Se vedono i genitori leggere con piacere, saranno più propensi a farlo anche loro.

  • Mostrare entusiasmo per la lettura: se un genitore passa il tempo libero leggendo piuttosto che davanti allo smartphone, il bambino lo noterà.
  • Frequentare librerie e biblioteche: rendere la visita a questi luoghi un’abitudine può stimolare la curiosità per i libri.

E come sostenere i bambini che imparano a leggere?

4. Rendere la lettura un’esperienza divertente

La lettura deve essere un piacere, non un dovere.

  • Permettere ai bambini di scegliere i libri: se leggono storie che li appassionano, saranno più motivati. Le storie insegnano, fanno riflettere e trasmettono emozioni positive. Autori come Leo Lionni, Eric Carle e Hervé Tullet hanno creato albi illustrati che affascinano i bambini e stimolano la loro creatività. Farli trovare tra le loro scelte è sicuramente uno stimolo maggiore.
  • Usare la voce e l’intonazione: leggere ad alta voce ai bambini, interpretare i personaggi e leggere con entusiasmo rende tutto più coinvolgente e li appassionerà a loro volta alla lettura autonoma.
  • Creare attività legate alla lettura: disegnare o raccontare storie basate sui libri aiuta a collegare la narrazione alla realtà.

5. Valorizzare il bambino lettore

Per molti bambini i libri possono sembrare meno interessanti rispetto alla tecnologia. È quindi importante rendere la lettura qualcosa di speciale.

  • Rinforzare positivamente la lettura: complimentarsi con il bambino quando legge aiuta a consolidare l’abitudine.
  • Mostrare il valore della lettura nella vita quotidiana: fare collegamenti tra ciò che accade al bambino e qualche avventura vissuta dai personaggi di un libro letto insieme può essere un buon incentivo.

6. Continuare a leggere ai bambini anche dopo che hanno imparato

Solo perché un bambino sa leggere non significa che debba essere lasciato solo con i libri. All’inizio, le sue letture autonome saranno semplici e brevi. Continuare a leggere insieme storie più ricche e coinvolgenti lo aiuterà a mantenere viva la passione per la lettura e i racconti.

imparare a leggere

Come si impara a leggere velocemente?

Leggere velocemente non significa solo aumentare la rapidità, ma anche migliorare la comprensione del testo. Alcuni suggerimenti utili:

  • Praticare la lettura regolarmente: la costanza aiuta a sviluppare scioltezza.
  • Utilizzare albi illustrati: le immagini facilitano la comprensione e rendono il testo più accessibile.
  • Scegliere prime letture adatte: testi con frasi adeguate alle loro capacità e con la maggior parte di parole conosciute sono ideali per chi sta imparando. Non serve che il bambino conosca tutte le parole, anzi, è bene che qualche parola nuova ci sia per arricchire il suo lessico e ampliare la capacità di pensiero. Se ci sono parole nuove è utile non spiegarne il significato come un vocabolario, ma usarle almeno 7 volte nelle conversazioni successive alla lettura inserendole in contesti familiari affinché il bambino possa crearsi il significato completo e vivo nel proprio bagaglio culturale.

Prime letture per superare la paura di non riuscire

Quando i bambini stanno imparando a leggere possono essere spaventati e sopraffatti. Il compito sembra troppo difficile e la paura di sbagliare può spesso bloccarli.

L’autrice Manuela Morara aveva in mente proprio queste paure quando ha scritto il libro Troppo difficile!, illustrato da Claudia Schembari. Questo libro illustrato racconta la storia dell’orso Bruno, convinto di non essere in grado di affrontare le sfide che finge di essere pigro. Ma grazie all’aiuto degli amici, scopre di poter fare molto più di quanto immagina e soprattutto scopre quanto è divertente mettersi alla prova anche se il risultato non è perfetto.

Si tratta di un libro utile per aiutare i bambini a comprendere che il divertimento sta nel mettersi in gioco e provare a fare le cose, anche se i risultati alle volte sono un po’ storti.

Leggerlo insieme ai bambini che stanno imparando a leggere, può essere uno stimolo che ci permette di toccare l’argomento senza parlare direttamente di lettura.

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Monica