Il libro è conoscenza, evoluzione, progresso, per noi stessi e per il mondo intero.
È un amico su cui possiamo sempre contare, che possiamo interrogare per capire meglio noi stessi, che ci fa emozionare. Con i libri si può viaggiare nel tempo e nello spazio, perché ogni pagina che sfogliamo è una porta verso l’immaginazione. I libri sono un tesoro che dovremmo avere sempre a portata di mano, perché no, anche sul lavoro.
L’ha capito il Gruppo cultura di Confindustria che, in collaborazione con l’AIE (Associazione Editori Italiani), nell’ambito del progetto #ioleggoperché 2016, ha promosso la creazione di Biblioteche aziendali e l’ampliamento del numero di volumi in quelle imprese che vantano già scaffali all’interno degli spazi lavorativi, con tanto di bibliotecari, servizi di prestito e consultazione.
Un esempio per tutti è Pirelli, che a metà ottobre ha inaugurato ben due biblioteche aziendali, accoglienti e spaziose, nel quartier generale di Milano e nello stabilimento di Bollate. Sono 3.500 i volumi messi a disposizione dei dipendenti, tantissimi i generi tra cui è possibile scegliere: dalla narrativa classica al fantasy, dalla saggistica ai manuali tecnici.
Se vi state chiedendo perché inserire volumi in azienda, piuttosto che negli uffici o nelle fabbriche, la risposta più immediata che ho da darvi è che i libri aiutano a vivere meglio chi ha il privilegio di saperli leggere.
Ciò significa che avere libri a portata di mano, in un luogo dove bene o male la maggioranza di persone trascorre gran parte della giornata, giova non soltanto ai dipendenti, che possono trovare tra gli scaffali momenti di piacere, svago e nuovi spunti per confrontarsi con i colleghi in pausa caffè, oltre che informazioni e risposte a dubbi lavorativi, ma anche agli stessi datori di lavoro, che possono contare su uno staff più rilassato e preparato.
Sì, perché è la cultura il vero carburante delle aziende, quella che proviene dal sapere, e dalle idee innovative che ci possono venire da una lettura particolarmente ispirante.
Dato non trascurabile è poi la possibilità che, avere ogni giorno, gratuitamente, libri negli spazi relax di fabbriche e uffici possa invogliare anche quella larghissima fetta di persone (il 42% degli italiani), manager e dirigenti compresi, che legge appena un libro all’anno, a migliorare la propria media.
E allora: libri, avanti tutta, anche nelle fabbriche!
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Giulia Rossi
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