
Testo di: Elena Carrossa
Risorse per i genitori
Caro genitore,
quando Manuela mi ha chiesto di avanzare delle proposte legate al racconto, mi sono domandata prima di tutto quali fossero le lezioni di vita trasmesse dall’avventura di Bruno.
Continuavo a pensare a queste quattro parole: attesa, difficoltà, fatica, soddisfazione.
Sembrano parole comuni e dal significato così chiaro, che difficilmente ci si sofferma a pensare al valore che portano con sé.
Attesa
L’attesa può essere dolce e amara insieme. Lo è per l’adulto, figuriamoci per un bambino!
Oggi più che mai, siamo abituati a ottenere tutto con il solo schiocco delle dita e per i nostri figli può essere ancora più raro fare esperienza di quel tempo che intercorre tra desiderio e oggetto del desiderio, perché sono nati nell’epoca della velocità supersonica… Insegnargli il valore e l’importanza dell’attesa è quanto di più amorevole possiamo fare per loro.
Difficoltà
Sarebbe bello provare a sostituire la parola ‘difficile’ con la parola ‘complesso’. Infatti, qualcosa di complesso ci fa capire subito che ci vorranno diversi passaggi e un po’ di pazienza ma che comunque arriveremo alla fine.
È importante che sia noi genitori che i bambini impariamo a vedere la difficoltà come una sfida e non come un ostacolo insormontabile. In fondo, le più grandi soddisfazioni arrivano proprio dall’aver superato le difficoltà.
Fatica
Chissà perché questo termine ha spesso una connotazione negativa, lo stesso Bruno la evita immaginando che sia la responsabile del suo allontanamento dalla felicità… e invece, che meraviglia scoprire che ne è l’ingrediente principale!
I bambini nascono senza la paura della fatica, sono saggi e sanno che questa è indispensabile per diventare grandi. Ma noi genitori, anche con tutte le migliori intenzioni, spesso e volentieri tendiamo a sostituirci a loro immaginando che evitargli la fatica significhi dimostrargli il nostro amore… non è così.
La fatica è necessaria per superare le difficoltà e può essere percepita come una sfida stimolante.
“Aiutami a fare da solo”, diceva Maria Montessori, e questa frase racchiude il segreto della felicità.
Soddisfazione
Questa è una parola che è strettamente legata a quelle precedenti. È la degna conclusione di un percorso ben fatto, è la gioia che deriva dal raggiungimento di un obiettivo, è la consapevolezza di essere in grado di provarci e, in un modo o nell’altro, di riuscirci.
Ho pensato allora alle tre piccole attività molto semplici che trovi sul libro, utili per avvicinare te e il tuo bambino o bambina al bellissimo messaggio che questo libro vuole veicolare.
Sara Tappia
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