Rubrica dedicata ai bambini da 0 a 99 anni, a cura di Stefania Russo – No Ordinary Mum e illustrata da Samanta Malavasi
– Sem aspetta, ho fatto un errore!
– Eccomi Sem. Cosa c’è?
– Perché hai la faccia così spaventata, mamma?
– Temo di aver rovinato tutto con il mio errore. Quanto vorrei non averlo fatto!
– Quindi sarebbe meglio non fare niente, per non correre il rischio di commettere errori?
– Suppongo di no, Sem.
– Sai cosa penso, mamma?
– Cosa?
– Penso che ciò che hai ottenuto sia semplicemente un risultato diverso da quello che desideravi, non un errore. – Hai ragione Sem, passami il sale per favore, ho trovato cosa fare per cena.
– Mamma, vieni!
– Eccomi Sem. Cosa c’è?
– Ho paura.
– Di cosa hai paura, Sem?
– Ho fatto un brutto sogno. Ho sognato che non riuscivo a fare delle cose.
– Che cosa non riuscivi a fare, Sem?
– Delle cose che volevo fare.
– Non devi avere paura, Sem. Riuscirai a fare tutte le cose che vorrai fare.
– Mamma?
– Sì?
– Ma se non avrò paura, come riuscirò a trovare il coraggio per provare a farle?
– Mamma, qual è il tuo sogno?
– Come dici, Sem?
– Tu a me dici sempre che devo sognare molto grande, ma il tuo, di sogno, qual è?
– Oh Sem, non sono sicura di avere più dei sogni. Dei desideri, forse, delle speranze, ma sogni non so, non me ne vengono in mente.
– E allora perché a me dici sempre che devo credere nei miei sogni, se tu non ne hai?
– Perché tu sei un bambino, Sem, e io un adulto.
– E gli adulti smettono di sognare?
– Non saprei. Credo più che dipenda dall’ambizione, Sem. Forse, da un certo momento in poi, si smette di essere ambiziosi. E senza ambizione i sogni non si realizzano.
– Ma questo è molto triste, mamma!
– Già. Un po’.
– Hey, ho un’idea: al tuo compleanno ti regalerò un pacchettino pieno pieno di ambizione.
– Sarebbe un regalo bellissimo, Sem. Grazie.
– Prego, mamma. Così potrai ricominciare a credere nei tuoi sogni. E a realizzarli.
– Sem, abbiamo un problema.
– Quale, mamma?
– Credo che ci siamo persi, non riesco ad orientarmi e a capire qual è la strada giusta.
– E che problema c’è? Basta accendere il pulsante!
– No Sem, il telefono non prende e ho perso il segnale GPS
– Non quel pulsante, mamma. Quello del cuore.
– Come dici, Sem?
– Se ascoltiamo il nostro cuore, lui saprà sicuramente indicarci la giusta direzione.
– Vieni Sem, dammi la mano.
– Dove andiamo, mamma?
– Il GPS del mio cuore mi ha detto di svoltare al primo battito a destra. E di proseguire così, che siamo sulla strada giusta.
– Mamma, mi sono innamorato.
– Sei precoce, Sem! E chi è la fortunata?
– La tartaruga, mamma.
– La tartaruga?
– Quella che vive nel giardino della scuola.
– Ma Sem, non puoi innamorarti di una tartaruga.
– E perché?
– Perché le tartarughe non parlano la nostra lingua, sarebbe impossibile comunicare con lei.
– Invece noi abbiamo parlato moltissimo.
– E come avete fatto?
– Abbiamo usato la lingua dell’amore, mamma. E ci siamo capiti benissimo.
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